Fallimenti in calo del 38% nel 2020 per effetto delle moratorie.
Per i tribunali italiani è stato un anno di relativa calma, grazie alle moratorie e ai vari provvedimenti governativi che hanno di fatto congelato molte crisi aziendali, provocando di conseguenza un calo del 38% del numero delle pratiche fallimentari rispetto al 2019.
Nonostante questa particolare favorevole situazione i tribunali non sono riusciti a ridurre in modo significativo l’arretrato accumulato.
Nel 2020 la diminuzione del montante pratiche è stato solo del 6,63%; va detto che i tribunali, così come tante altre strutture hanno dovuto subire lunghe chiusure per causa Covid.
Se questi dati sono tutto sommato positivi, sotto un altro profilo destano preoccupazione in quanto non appena le moratorie cesseranno tutte le pratiche rimaste finora “congelate” fluiranno nei tribunali che rischieranno di rimanere travolti da uno tsunami di pratiche ( vedi in tal senso ns. articolo del 19 febbraio 2021).
La lentezza delle procedure fallimentari è uno dei punti critici del ns. sistema giudiziario, che provoca come effetto negativo una forte prudenza da parte degli investitori che volessero operare nel ns. Paese con apporto di capitali o dando credito a imprese italiane.
Sotto il profilo dell’efficienza la situazione non è omogenea e non è localizzata in determinate aree, essendo uniformemente distribuita sul territorio nazionale; ciò comporta che si trovano tribunali virtuosi e tribunali non efficienti tanto al Nord quanto al Sud.
Nel 2020 il Tribunale di Verona è riuscito a chiudere 259 procedure fallimenti, pari ad un aumento del 140% rispetto all’anno precedente; parimenti il Tribunale di catania ha chiuso 256 procedure, pari ad un aumento del 131% rispetto al 2019.
A dimostrazione di quanto sopra asserito il Tribunale di Monza ha chiuso 191 pratiche nel 2020 contro le 319 dell’anno precedente !
In generale su 20 tribunali, solo 4 hanno fatto meglio nel 2020 rispetto al 2019 (in totale sono state chiuse circa mille pratiche in meno).
La diminuzione di circa il 38% delle istanze di fallimento ha ha comunque contribuito a far ridurre l’arretrato nei tribunali.
In tal senso il migliore si è attestato il Tribunale di Palermo che ha ridotto l’arretrato del 13,85 % (da 1.574 a 1.356 procedure), seguito da quello di Treviso con un – 13,06 %.