Il Parlamento Europeo ha approvato nella seduta del 23 aprile 2024 una risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento relativo alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
Già nel 2011 era stata emanata una direttiva con l’intento di regolare e combattere i ritardi nei pagamenti, ma a distanza di qualche anno il Parlamento Europeo ha ritenuto di rivedere l’impianto normativo in quanto quello precedente è risultato poco efficace.
Le norme proposte da Bruxelles mirano a eliminare “le ambiguità” e a colmare “le lacune giuridiche” e in particolare vengono chiesti termini di pagamento “più rigorosi” sia nelle transazioni business-to-business (B2B) che in quelle governo-to-business (G2B).
I termini di tempo richiesti sono di 30 giorni con un massimo di 60 giorni per le transazioni B2B (se espressamente concordato nel contratto) e fino a 120 giorni per i settori con basso fatturato o caratterizzati dalla stagionalità dei prodotti (giocattoli, gioielli, attrezzature sportive o libri).
Gli obiettivi specifici sono:

  • prevenire il verificarsi dei ritardi di pagamento;
  • facilitare la puntualità dei pagamenti;
  • responsabilizzare le imprese e assicurare una maggiore equità nei pagamenti nelle transazioni commerciali.

Ne consegue:
Miglioramento del Flusso di Cassa: le piccole e medie imprese (PMI) vedrebbero un miglioramento nel loro flusso di cassa grazie a pagamenti più tempestivi.
Questo potrebbe ridurre la necessità di finanziamenti e diminuire il rischio di insolvenza.
Riduzione delle crisi d’impresa dovute a mancati/ritardati pagamenti: con pagamenti più ‘corti’ ci sarebbe una riduzione dell’esposizione finanziaria e conseguentemente minori crisi e fallimenti aziendali.

Nel lungo periodo si otterrebbe:
Standardizzazione delle Pratiche di Pagamento: l’adozione di norme uniformi potrebbero portare a una standardizzazione delle pratiche di pagamento in tutta l’UE, semplificando le operazioni commerciali transfrontaliere.
Cambiamenti virtuosi nel Comportamento Aziendale: le imprese potrebbero diventare più diligenti nel gestire i propri crediti e debiti, migliorando la gestione finanziaria complessiva.
Incentivi per l’innovazione: con una maggiore sicurezza finanziaria, le PMI potrebbero investire di più in innovazione e sviluppo, contribuendo alla crescita economica generale.

Contenuti del nuovo Regolamento:
In primo luogo, si tratta di un regolamento e non di una direttiva; questo significa che parliamo di una legge che viene applicata in modo automatico in tutti gli Stati Membri, senza la necessità di essere recepita dai singoli legislatori.
La proposta di regolamento:

  • fissa i termini massimi di pagamento a 30 giorni nelle transazioni B2B;
  • fissa il termine massimo della procedura di verifica o di accettazione a 30 giorni (senza deroghe);
  • chiama gli Stati membri dell’UE a facilitare la disponibilità della formazione in materia di gestione del credito e di educazione finanziaria, riguardante anche gli strumenti di pagamento digitali per le PMI;
  • rende automatici gli interessi di mora (eliminato il concetto di “avere diritto”), è chiarito qual è l’ultimo giorno per la maturazione degli interessi;
  • definisce un risarcimento forfettario dovuto per ogni transazione pagata in ritardo, aumentandolo a 50 euro per tenere conto dell’inflazione.